Venerdì 27 luglio, si è svolta presso la sede del Comitato Provinciale CRI Ancona (Sala rossa) l'incontro del Nucleo Regionale NBCR.
Si posta la relazione del Dott. Massimo Di Muzio e le foto della riunione.
RELAZIONE DI MASSIMO DI MUZIO
IN OCCASIONE DELLA RIUNIONE DEL NUCLEO REGIONALE NBCR – MARCHE
Ancona, 27 luglio 2012
Carissimi colleghi, gentilissimi dr. Cecconi e D’Accardi, mi scuso con Voi per la mia assenza, ma in questo periodo sto ultimando il mio periodo di ferie.
Saluto cordialmente il dr. Cecconi e Christian D’Accardi che so, dalla convocazione ricevuta, essere
intervenuti alla riunione. A loro va il mio ringraziamento per la fiducia accordatami e ritengo che la loro presenza sia un segno chiaro e inequivocabile dell’interesse al Nucleo Regionale NBCR da parte della Dirigenza Regionale e Provinciale CRI.
Un saluto a tutti Voi, in particolare, permettetemi, a Massimo Basili, Referente Regionale del Nucleo, e a Giancarlo Monti, che si sta facendo portavoce di queste mie righe di riflessione, richiestemi proprio da Massimo, sull’ultimo corso che ha visto l’entrata di diversi nuovi operatori NBCR.
Colgo l’occasione di presentare anche i saluti di Sergio Bonadio, Direttore della Scuola Nazionale di
Formazione NBCR della CRI.
Prima di proporre futuri possibili progetti per la nostra Regione, penso sia necessario riflettere
1. su come il continuo sviluppo tecnologico ponga le popolazioni a contatto con possibili sorgenti di
effetti catastrofici di tipo NBCR (ad esempio, è di qualche giorno fa l’allerta di scala 3 dato dal
Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri per stock di
eroina contaminata da “bacillus Anthracis”, cioè antrace, contaminazione conosciuta peraltro in
altri Stati Europei già da alcuni anni);
2. su come sia in atto un mutamento continuo del contesto geo-strategico internazionale che favorisce il più facile accesso ad armi di distruzione di massa da parte di organizzazioni terroristiche
(basti leggere i quotidiani di queste ultime settimane sulle armi chimiche in Siria);
3. su come sia necessario enfatizzare la necessità di doversi confrontare con un rischio elevato di
incidente di tipo nucleare, chimico, biologico o radiologico.
Il Centro per gli Studi di Non Proliferazione USA ha registrato, dal 1975 al 2000, 126 casi di uso delle armi di distruzione di massa (prevalentemente chimiche) a scopo terroristico, ma il 45% di questi, si riferisce all'uso di Gas Lacrimogeni o Incapacitanti.
Altri fatti più recenti, dimostrano la crescente diffusione dell'uso di tali armi, basti pensare al
numero di morti causati dall'attacco delle Forze Speciali Russe ai terroristi Ceceni asserragliati nel Teatro di Mosca. In quella particolare situazione si è dimostrato come sia importantissimo il ruolo delle componenti sanitarie nel fronteggiare l'emergenza di tali eventi.
Appare quindi ovvio come gli Organismi di prima linea (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce
Rossa Italiana, 118, forze di polizia, Ospedali e personale sanitario) devono rispondere ad una tale
evenienza con una formazione specifica e continua!!! Proprio per questo, in questo nuovo contesto
storico, anche la nostra “categoria professionale” è stata chiamata ad affrontare un nuovo impegno ed una nuova sfida: quella di realizzare una specifica catena del soccorso che crei un “ponte”, quanto mai importante, fra la zona rossa (gestita dai VVF) e la zona bianca (pulita) dove devono svolgersi con la necessaria sicurezza tutte le operazioni mediche sul paziente … quindi spetta a noi la parte più “specifica” della catena del soccorso NBCR: LA DECONTAMINAZIONE DEL PAZIENTE INTOSSICATO!
Il solo modo per affrontare questo tipo di minaccia è quello di prevedere, prima dell'insorgere di
qualsiasi emergenza, una struttura organizzativa in grado di definire le modalità e le responsabilità di
coordinamento, controllo e gestione della crisi/emergenza.
I pilastri su cui si fondano queste capacità d'intervento e gestione della crisi devono essere sono:
. Strutture Organizzative;
. Piani d'Intervento;
. Procedure Operative;
. Formazione del Personale.
Su quest'ultimo pilastro trova giusta collocazione l'organizzazione di tutti i Corsi previsti dalla Scuola
Nazionale di Formazione NBCR della CRI.
Il Corso che avete frequentato vi ha fornito una preparazione di base per effettuare le operazioni in
caso di eventi NBCR: è il primo passo verso la necessaria formazione specialistica futura e che sarà
caratterizzata dallo sviluppo delle seguenti capacità/conoscenze:
. prontezza e tempestività dell'intervento;
. conoscenza ed identificazione degli aggressivi NBCR in termini di sintomatologie e primo
trattamento;
. conoscenza degli equipaggiamenti e strumenti di primo intervento in ambiente NBCR;
. Procedure ed Organizzazione del Primo Intervento/Soccorso;
. Mezzi e Tecniche di Autoprotezione.
Personalmente, ma so di parlare anche a nome dei colleghi con maggiore esperienza, la partecipazione e i risultati che abbiamo notato fra i partecipanti all’ultimo corso sono stati permettetemi di dirlo, veramente confortanti: abbiamo infatti constatato grande partecipazione e interesse e un affiatamento quanto mai necessario per questa tipologia di intervento.
Quali sono gli obiettivi futuri che il Gruppo di coordinamento del Nucleo appena formato si sta
ponendo?
Innanzitutto ogni componente del gruppo di Coordinamento, in maniera collegiale come richiesto dal dr. Cecconi, si sta già impegnando per rendere operativo nel minor tempo possibile l’organizzazione
NBCR.
Per quello che mi è stato richiesto, come progettazione a breve termine, sono state già attivati i
contatti con i VVF (Mauro Malatesta e Carlo Maggioni), con il Servizio di Protezione Civile (la prossima settimana incontreremo, con Massimo Basili, l’ingegner Susanna Balducci) e abbiamo già preso contatti con alcuni 118. Mi permetto di segnalarvi che proprio alcuni giorni fa ci è stato richiesto dalla POTES 118 di Pergola e Fano di partecipare a corsi teorico-pratici NBCR per il personale sanitario.
PROPOSTE OPERATIVE DA SOTTOPORRE ALL’ATTENZIONE DEL GRUPPO.
Ritengo necessario presentare alcune proposte:
1. La nuova configurazione in Macro-aree provinciali del Nucleo permetterà a tutti noi di esercitarci e
lavorare a piccoli gruppi, magari con la presenza di un tutor (inizialmente e principalmente sulla
vestizione/svestizione): ciò favorisce le dinamiche di gruppo e facilita gli spostamenti entro una
distanza ragionevole. Tali incontri potranno essere settimanali, quindicinali, mensili: potrebbero
essere gli stessi gruppi a decidere la tempistica necessaria a raggiungere un livello ottimale di
preparazione.
2. Si può prevedere con scadenza bimensile o trimestrale una riunione “plenaria” di tutto il gruppo
regionale: questo potrebbe rappresentare un’occasione di confronto fra i gruppi sui lavori svolti,
sulle difficoltà incontrate, sulle proposte, …
3. Sempre con scadenza bimensile o trimestrale potremmo creare delle occasioni di approfondimento
e di conoscenza con gli altri attori di questo settore (Università, VVF, Protezione Civile, …). Ad
esempio, una prima proposta potrebbe essere un approfondimento sugli esplosivi. Ho ricevuto la
disponibilità del prof. Giancarlo Gioialobbia, Professore Ordinario dell’Università di Camerino, che
potrebbe trattare gli argomenti teorici, a cui si potrebbe affiancare il M.llo Crudeli, Comandante
degli Artificieri della Legione Carabinieri delle Marche, per gli aspetti operativi (qualcuno di noi ha
conosciuto il Maresciallo l’anno scorso alle giornate di formazione NBCR per la venuta del Pontefice).
Con l’auspicio di incontrarVi nella prossima riunione e di ricevere da parte di tutti proposte
operative, Vi saluto cordialmente.
Massimo Di Muzio
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